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Quante volte ne hai sentito parlare?
Il setto nasale è una struttura ossea e cartilaginea che divide il naso in due fosse nasali. Il setto nasale non è da confondere con la piramide nasale (il naso esterno che possiamo apprezzare). Per motivi congeniti o dopo traumi nasali, anche di lieve entità in età infantile, si può avere una crescita non simmetrica di questra struttura che crea la deviazione, più o meno significativa con una conseguente alterazione dei flussi nasali. Da un punto di vista clinico il paziente riferisce una difficoltà respiratoria nasale, monolaterale o bilaterale. Altri sintomi possono essere la percezione del ciclo nasale, quindi di sentire in maniera alternata una narice tappata. Talvolta alcune deviazioni predispongono a sinusiti recidivanti con difficoltà respiratoria acuta, rinorrea (perdita di muco anteriore e/o posteriore), ipo-anosmia (perdita parziale o totale dell'olfatto), cefalea, febbre, respirazione orale obbligata, russamento ed apnee del sonno.
Di per se tuttavia non rappresenta sempre una condizione patologica. Esistono infatti tante persone che, a dispetto di setti nasali macroscopicamente importanti, non manifestano sintomi.
Quindi risulta fondamentale integrare i dati anamnestici con quelli clinico-strumentali per formulare una diagnosi e considerare l'approccio terapeutico più appropiato.
In caso di deviazioni del setto clinicamente importanti la terapia di scelta è quella chirurgica di settoplastica. Tale intervento va a correggere la deviazione del setto e può essere effettauta senza cicatrici esterne. Interessa esclusivamente il setto e non determina cambiamenti estetici sul naso. Permette la creazione di due fosse nasali ampie capaci di supportare un adeguato flusso respiratorio nasale.