I polipi delle vorde vocali sono neoformazioni benigne che alterano il normale funzionamento delle vorde vocale. Le corde vocali infatti, normalmente hanno un profilo regolare ed in fonazione presentano un onda mucosa che vibra emettendo un suono (segnale glottico) che viene arricchito e modificato dalle sovrastanti strutture delle alte vie respiratorie conferendone un aspetto caratteristico e soggettivo.
Il polipo cordale determinta un'alterazione del profilo vibrante della corda vocale, quindi determina un'aterazione del segnale glottico con conseguente alterazione della voce.
I sintomi caratteristici sono disfonia/raucedine, astenofonia (affaticamento vocale), talvolta difficoltà a respirare (dispnea) se di notevoli dimensioni.
Le cause possono essere disfunzionali, quindi legate ad un cattivo uso delle corde vocali, in acuto, ad esempio un urlo allo stadio od un concerto, o in cronico, quindi nel tempo (insegnanti, avvocati, commercianti, professionisti della voce).
La diagnosi viene posta dopo un'accurata endoscopia delle alte vie aeree (laringoscopia); l'esame viene eseguito in ambulatorio, solitamente senza necessità di eseguire anestesia, in quanto ben tollerato e permette di visualizzare correttamente la laringe e le sue sottosedi.
Una volta posta diagnosi le opzioni terapeutiche sono molteplici. Il primo approccio prevede un'atteggiamento conservativo; utili in questa fase sono norme igienico-comportamentali e terapia logopedica.
In caso di scarsa risposta si pone indicazione chirurgica. L'intervento di fonochirurgia ha finalità "estetiche" in quanto si pone come obiettivo quello di eliminare il polipo e ripristinare una corda vocale normale che risponda alle esigenze fisiologiche fonatorie.
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